mercoledì 30 aprile 2014

Renzi il rinviatore: “Facciamo presto…ma più tardi”. Causa ed effetti di una maggioranza di sinistra .



Berlusconi osservando una foto del Presidente del Consiglio Renzi ha esordito così: “Tassa ci cova”. 
Noi de Il Mattinale vorremmo aggiungere: “rinvio ci cova”. Si perché è questa la politica, quella del rinvio, che tiene ancora in piedi il Partito democratico. Badate bene non parliamo del rinvio alla partecipazione dello stesso Renzi alla puntata di Amici di Maria De Filippi - causa quella bizzarra legge sulla par condicio che adesso lo fa tanto piagnucolare, mentre prima lui e i suoi compagnucci di merenda non perdevano occasione per agitarla nei confronti di Silvio Berlusconi - bensì ci riferiamo all’ennesimo rinvio di una delle tante riforme promesse.

mercoledì 23 aprile 2014

Tre mosse per (non) uscire dalla palude. Violante ridicolizza il dilettantismo del governo Renzi e della Boschi



“L
a gratitudine verso il Capo dello Stato non è più sufficiente: occorre realizzare le riforme di cui si parla da anni”. Così esordisce Maria Elena Boschi nella lettera indirizzata al direttore del Corriere della Sera. Al che la domanda che ci sorge è la seguente: ma gli anni dei quali il ministro parla, sono per caso gli stessi in cui il Presidente Napolitano ha nominato consecutivamente tre Presidenti del Consiglio? Ora comprendiamo la matrice di tanta gratitudine, d’altronde difficilmente sarebbe diventata un ministro senza le beghe all’interno della direzione del Pd.

martedì 22 aprile 2014

Marò: tempesta di tweet, Forza Italia partecipa e rilancia l'iniziativa nata in Rete. Il governo latita





C
on gli hashtag #nondimentichiamoli, #maròliberi e #siamoconvoi si è scatenato un tweet storm a partire da ieri sera alle 21.


Dal web e dai social network si è levato a gran voce il grido di solidarietà per i nostri marò, ingiustamente detenuti in India da oltre due anni. A lanciare l’iniziativa un normale cittadino, Michele Lecchini, il quale ha voluto manifestare la sua solidarietà ai due militari italiani, che si trovano ormai in pieno stato di abbandono da parte del governo italiano.

giovedì 17 aprile 2014

Renzi lo scassatore: cencellina nomine ai suoi amici e l’Italia perde di competitività


Si è finalmente consumato il tanto atteso passaggio delle nomine alle società partecipate dallo Stato. Matteo Renzi in preda ai suoi soliti attacchi di finto riformismo, doveva scegliere se adottare lo stesso comportamento dei sui predecessori, ovvero distribuire nomine in segno di riconoscenza ai suoi amici ed alleati politici, oppure se dare forza e vigore al suo coraggio da riformatore.
È vero ci ha sorpreso ancora una volta e a fare la differenza è stata la sua solita statica dinamicità: nessuno o pochi della vecchia guardia dei manager storici, ma comunque tanti suoi cari piazzati nei vari cda.

mercoledì 16 aprile 2014

Grillo furioso: il manifesto dell’insulto. Una comunicazione violenza e sterile figlia del qualunquismo




“I
 limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo”, questa espressione filosofica dell’austriaco Ludwig Wittgenstein è perfettamente riadattabile al comico genovese, nonché fondatore del M5S Beppe Grillo.

Ieri in occasione della conferenza stampa sulla proposta di legge per l’abolizione di Equitalia, Grillo ha nuovamente dato prova della sua totale lontananza dalla realtà; come fa a non rendersi conto che presentarsi in conferenza stampa con la moglie di un suicida vittima della crisi in un momento storico come questo, contribuisce ad aumentare il rischio di esplosione di  una bomba sociale?

lunedì 14 aprile 2014

Guerriglia a Roma: il business delle occupazioni abusive e la complicità delle autorità. Ci vuole un’inchiesta parlamentare



L
’ennesima guerriglia si è consumata sabato 12 aprile per le vie principali di Roma. Il corteo organizzato dai movimenti  della sinistra antagonista è sfociato ancora una volta in una battaglia contro le forze dell’ordine.
Il dramma è che per l’ennesima volta non si comprenda la causa di queste manifestazioni, che a Roma quasi sempre prevede la regia occulta dei movimenti per la casa. Già proprio loro, gli stessi finiti sotto inchiesta della Procura per il business legato alle occupazioni abusive nella Capitale.

giovedì 10 aprile 2014

Demagogia e populismo di Renzi. Il suo linguaggio è da Prima Repubblica gasato dal doping


M
atteo Renzi il rottamatore, il premier nuovo per una nuova Italia, Renzi la panacea di tutti i mali. Matteo il rinnovatore della politica, Renzi il rivoluzionario. Si gli italiani hanno percepito una nuova speranza dietro il faccione da bravo ragazzo del giovin Matteo, il suo linguaggio ricco di banalità e di meravigliose scoperte dell’acqua calda ha catturato veramente tutti.

mercoledì 9 aprile 2014

Il governo sbanda sul reato di clandestinità, con il suo lassismo si fa complice di un'invasione annunciata. E Alfano piange sul latte versato


S
olo nelle ultime ore sono circa mille cinquecento gli immigrati provenienti dal Nord Africa; si sono quindi avverate le tragiche previsioni del ministro Alfano.
Infatti quest’ultimo dopo la sciagurata abolizione del reato di clandestinità, aveva preannunciato l’arrivo di circa 600.000 clandestini sulle coste italiane. Un atteggiamento un po’ bizzarro quello del ministro dell’Interno, che insieme al suo partito e al governo Renzi si è reso complice di un’invasione già annunciata.

martedì 8 aprile 2014

Nessuno indaga sulle case del dottor Matteo. Logico, non si chiama mica Scajola


Gli affitti del dottor Matteo Renzi, i cinque cambi di residenza in soli tredici anni, il trasferimento nella centralissima via degli Alfani in un attico a 5 vani, con la mano gentile di una amico che paga la pigione, sono discorsi seppelliti nei computer delle redazioni.  Perché questo silenzio assordante intorno ad una questione così delicata? Un’idea ce l’abbiamo: servilismo, o – come direbbe Mourinhoprostituzione intellettuale, anche se intellettuale è una parola grossa.

lunedì 7 aprile 2014

Le mie "Parole chiave" del 07.04.2014


Diabolico – Renzi e i suoi ministri continuano a propagandare tagli inutilizzabili e finanza creativa; ma ricorda caro Matteo, che il diavolo fa le pentole e si scorda le coperture.

Asta demagogica – La vendita delle auto blu su e-bay è l'ennesima dimostrazione che Renzi sia un bluffone; per quale motivo gli acquirenti che si sono aggiudicati le prestanti auto di ex politici non avevano mai effettuato prima nessuna transazione sulla piattaforma di aste online più famosa al mondo? Collezionisti allo sbaraglio.

C'è Pd per tutti – Ex calciatori, ex ministri, sindaci. C'è posto per tutti all'interno delle liste Pd per le Europee. Figuriamoci se non ci si fosse infilata anche la Kyenge. Speriamo non venga eletta, avete idea cosa possa combinare in tema d'immigrazione da Bruxelles?

venerdì 4 aprile 2014

La grande ondata di immigrazione alle porte: 600.000 in arrivo. Un anno perduto con la Kyenge e Alfano


Ricordate l’immobilismo sul tema immigrazione durante il governo Letta? Ricordate lo scarica barile tra gli inoperosi ministri Kyenge e Alfano? Beh quanto accaduto appena 48 ore fa è il risultato di tutto ciò. C’è stato il via libera della Camera allo stop per il reato di clandestinità.
Per carità non ci nascondiamo dietro ad un dito; c’è stato uno spaccamento tra i deputati di Forza Italia per quanto riguarda la singola votazione sull’articolo 2, del testo recante la delega per la riforma del sistema delle pene e per la depenalizzazione di alcuni reati, che includeva, tra le diverse disposizioni, la trasformazione del reato di clandestinità in illecito amministrativo, approvata nel passaggio in Aula al Senato.

Ma l’indirizzo di Forza Italia a riguardo era già emerso lo scorso 21 gennaio quando al Senato il gruppo guidato da Romani e dal vicepresidente del Senato Gasparri aveva risposto in maniera compatta respingendo il testo di legge.

giovedì 3 aprile 2014

È stata più esagerata la follia del tanko o la retata contro questi “terroristi”? A un’indagine parlamentare d’inchiesta scoprirlo


Come giudicare  la retata di 24 secessionisti veneti per terrorismo?

Lo diciamo subito. Di certo i 24 sono stati esagerati, ma forse lo è anche il dispiego di mezzi e di termini reboanti come eversione e terrorismo per i fabbricanti di un trattore truccato.
Vediamo. I 24 hanno costituito un movimento indipendentista, riconducibile a un groviglio di ideologie diverse, che a quanto pare aveva progettato iniziative anche violente con un unico scopo: l’indipendenza del Veneto.

mercoledì 2 aprile 2014

L’Europa alla tedesca è la nostra rovina. Cambiamola o si muore




Per quanti sacrifici l’Italia e gli altri Paesi mediterranei, compresa la Francia, potranno fare i risultati saranno sempre inferiori alle aspettative. Possiamo aumentare la produttività. Rendere flessibile il mercato del lavoro. Fare pulizia nelle banche, stornando dai loro bilanci le perdite per crediti insoluti. Comprimere la pressione fiscale, contando sulle poche coperture disponibili. Cose indispensabili. Ma tutto ciò provocherà solo, se tutto andrà bene, una crescita ancora lontana dalla piena utilizzazione delle risorse produttive. E la conseguenza non potrà che essere una disoccupazione a doppia cifra che solo la propaganda di Matteo Renzi spera, a parole, di poter combattere.

La giusta linea per le elezioni europee




Mangia PanGermanesimo a tradimento – La Germania il pane, noi più che altro abbiamo mangiato la foglia. Ci siamo caduti con tutte le scarpe, rispondendo positivamente alle politiche di austerity imposte dalla Merkel. Solo che questa volta invece di unificare politicamente tutte le popolazioni di stirpe e lingua tedesca, il loro intento era quello di impoverire il resto d'Europa. Ci sono riusciti. Fermiamoli.

Succo di Surplus - E' il succo preferito dalla Germania merkeliana. In altre parole il vampiro Tedesco, invece di utilizzare quel surplus della bilancia dei pagamenti per rilanciare la sua domanda interna e quindi favorire una ripresa sostenibile dell'intero continente, ha fatto crollare la domanda interna dei paesi periferici come l'Italia. Qualcuno fermi il conte Merkel.

martedì 1 aprile 2014

L’ultima boldrinata: il turismo va adeguato alle esigenze dei profughi




Certe abitudini non si perdono mai; figuriamoci quella di manifestare al mondo la propria essenza classista. Per mantenere fede alla sua vocazione terzomondista, la Boldrini ieri in occasione della presentazione del Rapporto 2014 di Italiadecide, ha pensato bene di rifilare una bella stoccata al settore turismo del nostro Paese. Vista l’incredulità di presenti e giornalisti è meglio riportare il virgolettato: “Non possiamo, senza una insopportabile contraddizione, offrire servizi di lusso ai turisti affluenti e poi trattare in modo, a volte inaccettabile i migranti che giungono in Italia dalle parti meno fortunate del mondo, spesso in condizioni disperate”. Ha proseguito: “Le politiche per il turismo andrebbero pensate in modo integrato con le altre politiche rivolte all’accoglienza degli stranieri che vengono da noi per ragioni di lavoro, di studio, di cura o semplicemente alla ricerca di pace, di diritti e di sicurezza”.