giovedì 10 aprile 2014

Demagogia e populismo di Renzi. Il suo linguaggio è da Prima Repubblica gasato dal doping


M
atteo Renzi il rottamatore, il premier nuovo per una nuova Italia, Renzi la panacea di tutti i mali. Matteo il rinnovatore della politica, Renzi il rivoluzionario. Si gli italiani hanno percepito una nuova speranza dietro il faccione da bravo ragazzo del giovin Matteo, il suo linguaggio ricco di banalità e di meravigliose scoperte dell’acqua calda ha catturato veramente tutti.

“Mettersi in gioco”“Se sbaglio io pago”“Tempo del coraggio”“Se faccio il premier io, lo può fare chiunque”. Queste sono solo alcune delle molteplici espressioni linguistiche che ci ha abituato a dover sopportare Matteo Renzi. Un piccolo estratto del suo diario di bordo, ovvero la dimostrazione che lui è paglia senza fuoco, che i suoi discorsi sono solo martellate nell’acqua.

Quelle cinque ore al giorno in tv (in media)sanno di gretto, di irriverente, di parruccone. In passato citando Leonardo Sciascia abbiamo ricordato che “l’italiano non è italiano, l’italiano è ragionare”; per cui caro Matteo cerca di abbandonare quei fastidiosissimi tic linguistici che ti porti dietro, fai in modo che la tua spavalderia non offuschi le reazioni del tuo linguaggio.

Chiedere quali siano le coperture finanziare per abbassare di 80 euro il cuneo fiscale di circa dieci milioni di italiani è lecito, esattamente come dimostrare perplessità sulla faziosa riforma del Senato.
Piuttosto diventa doveroso da parte di Renzi rispondere in maniera concreta a tali appunti, altrimenti è lui stesso a fare la figura del rosicone.

Fino a quando non capirà che essere realisti non è sinonimo di gufi, il premier continuerà a tradire soprattutto se stesso, a far la figura del sedicente mago che impartisce ricette da pozioni magiche senza trovare il dosaggio corretto affinché la miscela sia quella vincente. Eppure in quel lontano 18 gennaio sembrava avesse iniziato con il piede giusto questo suo percorso verso il nulla.




IL SEGRETO DEL RENZI’S TRICK SONO GLI SLOGAN

·        Renzi l’ambulante: "Venghino, signori venghino, si vendono le auto blu all'asta".

·        Renzi il pescivendolo: "Il tema del pesce rosso è il punto fondamentale".

·        Renzi il parrucchiere: "Volevo il taglio Irpef dal primo aprile ma 'nun gliela famo'...".

·        Renzi il mago: "C'è copertura per 10 miliardi di euro per 10 milioni di lavoratori, e parte il primo di maggio... ça suffit?".

·        Renzi mattutino: 6.43 a.m. Tweet: "A #PalazzoChigi lavorando sui dossier più urgenti del Governo. #buongiorno #lavoltabuona".

·        Renzi padre di famiglia: "Ce lo chiede l’Europa, ce lo chiedono i nostri figli".

·        Renzi il modesto: "Non sono il mago Zurlì". Infatti è Richetto.

Nessun commento: