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Renzi sia un Presidente del Consiglio con poca
originalità è cosa ben nota. Ma che abbia questa ossessione nei confronti di Silvio
Berlusconi, dei programmi di Forza Italia
e delle sue iniziative ci lascia ogni giorno di più a bocca aperta.
L’Italia ha una passione tutta propria nell’utilizzo
delle banconote, presenti all’incirca nell’82% dei pagamenti.
Un
dato in assoluta controtendenza rispetto al resto dell’Europa dove il dato in
media si aggira intorno al 60%.
Il tetto dei mille euro ha rappresentato quindi un
handicap nel rilancio dell’economia italiana, soprattutto per quella operante
nel settore transfrontaliero.
All’epoca,
più che un punto del “Salva Italia”,
a molti e forse a Monti, parve più un
modo per dare un aiutino alle banche in difficoltà. Pensate che dal primo
luglio 2012, anche la P.A. nel versamento delle pensioni o stipendi superiori a
mille euro, dovette modificare il sistema di versamento di pensioni o stipendi
superiori a mille euro utilizzando unicamente pagamenti di tipo elettronico.
Vi ricordate le file di anziani pronti a
procurarsi un iban oppure una carta prepagata abilitata?
Forza
Italia aveva già presentato una proposta di legge a firma del senatore
azzurro Paolo Galimberti, che mirava a
portare il limite addirittura a 3.500 euro. Un’operazione di centrodestra quindi,
che il governo Renzi ha deciso di fare propria. Ne siamo contenti,
purché riesca comunque a mantenere una tracciabilità del denaro, per contenere
una nuvola di nero che rischia altrimenti di abbattersi sulla nostra economia.
Al contrario, si è levato a gran voce il
disappunto da parte della sinistra dem, che attraverso le
parole di Bersani ha fatto sapere che si opporrà a tale
provvedimento, il quale incoraggerebbe consumi in nero, riciclaggio, evasione e
corruzione.
Si infuocano gli spiriti comunisti del Pd,
ma non è un problema per Renzi, che a destra o a manca riesce sempre a trovare
un estintore per reprimere gli animi bollenti. Poi che sia rosso bersaniano,
bianco alfaniano o verdini verdiniano poco importa.
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