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Esattamente
sulla falsa riga di quanto sta accadendo in Senato, dove il povero Renzi e il decadente Pd
stanno letteralmente perdendo il controllo della situazione.
Sul
piano della fiducia la distanza tra le giunte targate Marino
e Zingaretti e i cittadini è ormai
incolmabile; a grande richiesta su più
fronti si spera di poter tornare presto al voto.
I
timori sono che l’ondata giudiziaria non sia ancora giunta al termine, per
questo riteniamo che le dimissioni di Marino come del governatore Zingaretti possano
quanto meno rappresentare sul piano politico un segno di grande responsabilità.
Ribadiamo il nostro essere
garantisti e per questo siamo dotati della capacità di scindere il piano
politico da quello penale legato alla giustizia, aspetto fondamentale che evidentemente necessità di
ulteriore sottolineatura.
Roma
in particolare non può più aspettare; non c’è più tempo.
A
nostro avviso i rumors che vedrebbero il Prefetto Gabrielli
alla guida delle operazioni per il Giubileo assumono il disgustoso sapore di un
contentino; la volontà del Pd è chiara, offrire all’opinione pubblica
operazioncine di contorno, ma con la ferma volontà di tenersi Marino poco saldo
in Campidoglio.
Il nostro dovere è quello di
sottolineare l’importanza di tornare a elezioni, come abbiamo già scritto ieri
nelle pagine de “Il
Mattinale” c’è la necessità impellente di salvare Roma e per
questo oggi riproponiamo la copertina de “l’Espresso”.
Con
il Giubileo della Misericordia alle porte tutto il mondo avrà gli occhi puntati
sulla Città Eterna.
L’amministrazione qualsiasi
colore abbia deve poter godere di un’agibilità politica che al momento latita,
con la certezza o presunta tale, che votare un bilancio o una delibera non
assuma i contorni di un Vietnam.
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