giovedì 11 giugno 2015

MAFIA CAPITALE - Il commissariamento provocherebbe danni irreparabili. Il Giubileo alle porte impone di salvare l’immagine di Roma. Servono elezioni immediate, risparmierebbero Roma dal dominio barbaro del qualunquismo e delle presunte forze antisistema. Nella memoria delle leggendarie oche del Campidoglio

P
adrini e padroni di Roma, hanno macchiato forse in maniera indelebile la storia millenaria della città eterna.


Corruzione e illegalità hanno metaforicamente contaminato il corso del fiume Tevere dissolvendosi in tanti rivoli, ognuno con uno scopo preciso, quello di far arricchire sulle spalle dei romani sedicenti politici e cooperative dal colore Rosso.


Un rosso ideologico, lo stesso che ha sempre governato a Roma; la parentesi alemanniana è stato un fulmine a ciel sereno.

Lo è stato per noi, ma soprattutto per questi professionisti del malaffare che dal 2008 al 2013 hanno faticato per mantenere gli stessi trend degli anni precedenti, quando sotto le amministrazioni Rutelli e soprattutto Veltroni gli affari andavano a gonfie vele.
Poi buon per loro è arrivato Marino, che ha fatto della sua giunta comunale un manipolo di buoni agganci per le attività buzziane; il resto della storiaccia lo conosciamo. La preoccupazione, per noi tutti e per qualcuno in particolare, è che l’ondata giudiziaria in corso possa durare ancora per molto tempo e coinvolgere ancora tante altre persone. Questa stessa aria si respira a via della Pisana, dove il governatore Zingaretti è ormai messo al muro dalle opposizione che giustamente chiedono le dimissioni. Come Marino continua a tergiversare, ignorando che comportamenti tali, giustificano il degrado morale che attanaglia le loro amministrazioni. Minando realmente la trasparenza e la legalità degli atti amministrativi presenti e futuri.

Per tornare a Roma Caput Mundi, ci rendiamo conto che commissariare la città risulterebbe ancor più devastante, un danno d’immagine che Roma non può assolutamente permettersi.

Manca poco all’inizio del Giubileo, milioni di persone faranno visita alla città eterna e più che mai ci sarà bisogno di un’amministrazione forte e consolidata che sappia rispondere alle esigenze di un evento di portata mondiale.

Per queste ragioni riteniamo ancor più non condivisibile l’atteggiamento del Pd di stringersi attorno a Marino e Zingaretti. Il popolo chiede elezioni immediate; la paura che con il passare del tempo forze politiche qualunquiste o presunte anti sistema, possano governare cresce a dismisura.


Bisogna salvare Roma, esattamente come fecero le leggendarie oche del Campidoglio, che con il loro starnazzare salvarono Roma dai Galli di Brenno.

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