lunedì 4 maggio 2015

DISORDINE PUBBLICO - MILANO - Le responsabilità del lassismo della magistratura

M
ilano sta cercando di tornare alla normalità; i milanesi scesi in strada con le tute colorate cercano di smacchiare il nero delle tute di quelli che osano definirsi antagonisti. Già forse lo sono davvero antagonisti, ma di loro stessi.


I black-bloc  o devastatori, hanno per un giorno fatto il loro porco comodo e qualcuno ora dovrà assumersi le proprie responsabilità e pagarle a caro prezzo.

Quel qualcuno è la stesso che in preda ad attacchi di lassismo ha permesso le scorribande di questi loschi personaggi, vanificando il lavoro delle forze dell’ordine.

Già perché i fermati prima della tragica giornata erano in parecchi, e le richieste di espulsione immediata idem.

I giudici del Tribunale di Milano però, hanno ritenuto che il fatto di essere in possesso di passamontagna, spray urticanti e via dicendo non fosse sufficiente per convalidare l’espulsione; hanno perciò deciso di premiare, come nel caso di tre tedeschi  fermati a bordo di un furgone, la loro “commendevole” militanza antifascista e i loro tatuaggi spartachisti, non ritenendo necessario il loro allontanamento in quanto non una minaccia per la città di Milano.

Ha dell’incredibile la vicenda di un cittadino inglese, fermato insieme a tre francesi con un vero e proprio arsenale in macchina, tra cui una torcia di segnalazione infiammabile e un litro di alcool etilico; neanche fossero dei produttori di limoncello della costiera amalfitana.

Beh risulta che il ragazzotto d’oltremanica rilasciato in un batter d’occhio dopo accuratissima valutazione, fosse ricercato in patria per reato inerente la legislazione sulle armi.

Ma ci rendiamo conto, latitante a Londra e a piede libero a Milano; alla faccia del servizio di cooperazione internazionale.

A margine di tutto, ciò che fa veramente male, è l’impotenza delle forze dell’ordine; soprattutto di quei poliziotti che hanno raccontato di aver ricevuto uno stop dall’alto.

Uno stop che ha impedito loro di fermare i violenti quando si poteva fare.

Volontà del Viminale di evitare contatti, una sorta di politica di appeasement, del meglio un uovo oggi che la gallina domani.


Purtroppo di uova ne abbiamo viste parecchie, che insieme a molotov e sassi si sono infranti non tanto su banche e negozi ma sulla dignità di Milano e del nostro Paese. Macchiando il tutto in maniera irrimediabile.

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