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ilano
sta cercando di tornare alla normalità; i milanesi scesi in strada con le tute
colorate cercano di smacchiare il nero delle tute di quelli che osano definirsi
antagonisti. Già forse lo sono davvero antagonisti, ma di loro stessi.
I black-bloc
o devastatori, hanno per un giorno fatto il loro porco comodo e
qualcuno ora dovrà assumersi le proprie responsabilità e pagarle a caro prezzo.
Quel qualcuno è la stesso che
in preda ad attacchi di lassismo ha permesso le scorribande di questi loschi
personaggi, vanificando il lavoro delle forze dell’ordine.
Già
perché i fermati prima della tragica giornata erano in parecchi, e le richieste
di espulsione immediata idem.
I giudici del Tribunale di Milano però, hanno ritenuto che il fatto di essere in possesso
di passamontagna, spray urticanti e via dicendo non fosse sufficiente per
convalidare l’espulsione; hanno perciò deciso di premiare, come nel caso di tre
tedeschi fermati a bordo di un furgone,
la loro “commendevole” militanza antifascista e i loro tatuaggi spartachisti,
non ritenendo necessario il loro allontanamento in quanto non una minaccia per
la città di Milano.
Ha
dell’incredibile la vicenda di un cittadino inglese, fermato insieme a tre
francesi con un vero e proprio arsenale in macchina, tra cui una torcia di
segnalazione infiammabile e un litro di alcool etilico; neanche fossero dei
produttori di limoncello della costiera amalfitana.
Beh
risulta che il ragazzotto d’oltremanica rilasciato in un batter d’occhio dopo
accuratissima valutazione, fosse ricercato in patria per reato inerente la
legislazione sulle armi.
Ma
ci rendiamo conto, latitante a Londra e a piede libero a Milano; alla faccia
del servizio di cooperazione internazionale.
A
margine di tutto, ciò che fa veramente male, è l’impotenza delle forze
dell’ordine; soprattutto di quei poliziotti che hanno raccontato di aver
ricevuto uno stop dall’alto.
Uno
stop che ha impedito loro di fermare i violenti quando si poteva fare.
Volontà
del Viminale di evitare
contatti, una sorta di politica di appeasement, del meglio un uovo oggi che la
gallina domani.
Purtroppo di uova ne abbiamo
viste parecchie, che insieme a molotov e sassi si sono infranti non tanto su
banche e negozi ma sulla dignità di Milano e del nostro Paese. Macchiando il
tutto in maniera irrimediabile.
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