martedì 13 maggio 2014

Tragedia migranti. Alfano vada a Bruxelles e si muri là, finchè l’Europa non si fa carico di questa immane emergenza storica, che l’Italia da sola non può e non deve affrontare da sola


A
ncora una volta, a fare scalpore, è la morte di centinaia di naufraghi in quel tratto di mare che separa la Libia e l’Italia.


L’ennesima tragedia del mare che al momento conta quattordici corpi annegati, tra cui donne e bambini, più un indefinito numero di dispersi. Il numero delle vittime è destinato a crescere e torna alla mente la terribile catastrofe di Lampedusa in cui morirono più di trecentosessantasei persone. Logica conseguenza il fatto che venga rilanciato sul piano politico internazionale un forte allarme: l’Italia non può restare sola a far fronte ad un’emergenza che definire umanitaria è poco.

Sette mesi fa, dopo Lampedusa, le istituzioni internazionali si mobilitarono promettendo fior fior di aiuti all’Italia per combattere l’emergenza: il Commissario Malmström volò in Sicilia per incontrare l’allora Presidente Letta e l’attuale ministro dell’Interno Angelino Alfano.

Il programma Frontex da lei fatto partire con urgenza si è rivelato un bluff così come i fondi necessari per pianificare gli interventi e regolare il flusso delle partenze nei Paesi più coinvolti nel processo migratorio con l’Italia e quindi con l’Europa.
Addirittura si pensò di poter istituire degli uffici di assistenza per i richiedenti asilo già nei Paesi di origine.

Ad oggi però l’Italia è ancora sola; l’unica missione che a fatica cerca di tamponare l’emergenza è “Mare Nostrum”. Ci dispiace, ma oltre ad essere insufficiente è troppo gravosa per il nostro Paese. Mezzi e uomini per un costo superiore ai trecentomila euro al giorno, circa nove milioni al mese.

L’Europa non ci sta aiutando e il nostro governo, raccogliendo il suggerimento del Presidente Silvio Berlusconi, ha l’obbligo di murarsi a Bruxelles e pretendere che le istituzioni europee contribuiscano a risolvere la questione immigrati.

Per carità lungi da noi pensare di vedere Alfano al timone del pattugliatore Sirio a raccogliere dei poveri naufraghi al largo delle coste della sua Sicilia, ma almeno assuma un atteggiamento più pretenzioso e aggressivo verso chi di dovere.

A breve l’Italia assumerà la presidenza del Consiglio dei Ministri europeo, questa è un’occasione da non perdere per mettere le basi ai fini di una cooperazione sul piano internazionale che veda coinvolti tutti i paesi e non solo l’Italia in qualità di prima nazione di accoglienza.
Servirebbe ancora una volta la lungimiranza del Presidente Berlusconi, che durante i suoi governi grazie a degli accordi bilaterali con i principali leader dei paesi nord africani, era riuscito a ridurre in maniera sostanziale gli sbarchi.

Ad oggi purtroppo abbiamo un Presidente del Consiglio non democraticamente eletto, che di conseguenza gode di una scarsa considerazione politica in Italia, figuriamoci all’estero.


Proprio ieri Renzi ha detto: “l’Ue non può salvare le banche e tollerare queste morti”. Evidentemente non si ricorda che il Monte dei Paschi di Siena è stato salvato da Monti e dal Pd con i soldi dell’Imu pagata dagli italiani. Incoerenza.

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