venerdì 2 ottobre 2015

RAI - L’editto di Rambo fa tremare gli oppositori democratici della terza rete Rai. Mazzetti in confusione abusa del suo ruolo e sparla di chi con le sue battaglie ha sempre cercato di garantire equilibrio ed efficienza alla tv di Stato. Solidarietà a Mazzetti da parte de “Il Mattinale”, infilato allo spiedo nella sua supponenza da uno scambio di note tra Brunetta e Gasparri

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rosegue “l’Occupy Rai” di Matteo Renzi, il quale dopo i moniti lanciati attraverso la bocca dell’On. Anzaldi, si traveste da poliziotto buono e va in onda sulla terza rete Rai con una bella intervista al Tg3 direttamente da Palazzo Chigi.


Toni morbidi i suoi, quasi che cercano di screditare quanto detto da Anzaldi, parole al miele per evidenziare la sua nullità cosmica fatta di bugie e promesse mai mantenute.

Ai più è sembrato che l’intervista di Renzi fosse una conseguenza alle parole di Anzaldi, come se Renzi avesse voluto tirarsi su la manica della camicia e mostrare il bicipite.

Che Renzi stia portando avanti una prova di forza in Rai è ormai cosa nota; e nel suo progetto rientra anche un ridimensionamento di RaiTre, troppo avvezzo secondo la corrente governativa, a concedere eccessivo spazio alla minoranza dem.

Una triste verità, “vecchia quanto il cucco”; peccato che questa ingerenza del governo sia mossa da un interesse puramente partitico, per una guerra fratricida che sta letteralmente dilaniando il Partito democratico.

Già, perché è importante sottolineare come esponenti dell’opposizione attuale, su tutti il Presidente Brunetta, abbiano intrapreso la loro crociata per una corretta par condicio e per la trasparenza sulla rete pubblica da moltissimi anni.

Non ricevendo mai dal Pd delle risposte convergenti, affinché si riuscisse a limare una disparità oggettiva soprattutto su spazio e visibilità concessi alle varie componenti politiche che non si chiamassero Pd.

Il Partito democratico, senza alcuna distinzione (considerando anche l’era renziana), ha sempre respinto al mittente le suddette osservazioni, ostacolando così un processo di crescita democratica della tv di Stato.

E adesso Renzi il manipolatore ha la pretesa di ergersi a paladino della legalità.

La giustificazione è la seguente: pare che qualcuno sulla terza rete Rai non si è accorto che è stato eletto un nuovo segretario del Pd. Parole di Anzaldi queste.

Ed ecco che in molti all’interno della struttura di RaiTre iniziano a tremare, il pericolo di essere rottamati dal segretario del Pd inizia a essere consistente.
Che in Rai ci sia subbuglio e confusione, lo dimostrano le parole del capostruttura di RaiTre Loris Mazzetti, il quale in forma recidiva continua ad abusare della sua posizione, sparlando a più non posso su temi per i quali dovrebbe osservare un silenzio professionale.

In veste della sua qualifica dirigenziale all’interno della terza rete non dovrebbe permettersi di ergersi a giudice e fustigatore di esponenti politici, soprattutto se di Forza Italia e se membri della Commissione Vigilanza Rai.

A tal proposito pubblichiamo di seguito le dichiarazioni del Presidente Brunetta e del Vicepresidente del Senato Gasparri.




RAI: BRUNETTA, DA MAZZETTI DICHIARAZIONI POLITICHE, FICO LO CONVOCHI IN AUDIZIONE

“Il capostruttura di RaiTre Loris Mazzetti, dalle colonne de ‘Il Fatto quotidiano’ ama ergersi a giudice e fustigatore degli esponenti politici di Forza Italia che, casualmente, sono anche componenti della Commissione di Vigilanza Rai.

E’ appena il caso di segnalare l’assoluta inopportunità di dichiarazioni squisitamente politiche rilasciate da chi ricopre un ruolo operativo all’interno dell’azienda del servizio pubblico radiotelevisivo. Mazzetti non è nuovo a queste esternazioni: in un’altra recente circostanza difese Fabio Fazio e la sua creatura “Che tempo che fa” prendendo di mira il sottoscritto che solo pochi giorni prima delle infauste dichiarazioni di Mazzetti, era stato ospite della suddetta trasmissione. Ma tant’è.

Annuncio pertanto la presentazione di un’interrogazione in Commissione di Vigilanza Rai, nella quale chiedo inoltre al presidente Fico di convocare in audizione il capostruttura Rai Mazzetti affinché quest’ultimo possa rendere conto, in sede parlamentare, delle dichiarazioni rilasciate che riguardano esponenti politici che sono anche componenti della Vigilanza Rai.

Visto che Mazzetti ama tanto disquisire di Rai e diffamare gli esponenti di Forza Italia, quale migliore occasione di un’audizione nella quale il capostruttura di RaTtre, responsabile del programma di Fazio, potrà chiarire nel merito le sue improvvide esternazioni?”

RAI, GASPARRI A BRUNETTA: NON VALE LA PENA AUDIRE MAZZETTI
Roma, 1 ott. (LaPresse) - "Caro Renato, Mazzetti non merita certo la tribuna della commissione di Vigilanza. Il suo basso livello di qualifica, nonché i contenuti delle sue dichiarazioni, non giustificherebbero una sua audizione. Mazzetti deve essere sì sentito, ma dai tribunali davanti ai quali prima o poi dovrà essere denunciato. Io sin qui non l'ho fatto per l'irrilevanza del personaggio, che vive immerso nel livore così come le ciliegie stanno sotto spirito. Non passerà alla storia, non merita attenzione. Lo dichiara il senatore Fi Maurizio Gasparri rivolgendosi al capogruppo di Forza Italia al Senato, Renato Brunetta, circa un'audizione di Loris Mazzetti, capostruttura di Rai Tre in commissione Vigilanza.


Quello di Renzi è un editto di Rambo che prepotentemente sta cercando di prendere il pieno controllo della Rai, ma con uomini come Brunetta e Gasparri sarà molto dura riuscirci.

Per cui Rambo inizi a togliersi la fascetta da duro sulla fronte, il film sta per terminare.


Renzi presto se né andrà a casa, i sondaggi parlano chiaro.

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