venerdì 24 luglio 2015

EUROPA " Hollande-reflazione". Che cosa aspetta Renzi a smuovere le acque in Europa? Ah già, è troppo occupato a convincere Crocetta e Marino ad andarsene

R
enzi scappa, senza se e senza ma. È la paura viscerale di chi prima che degli altri, ha paura di se stesso e delle sue insicurezze. È la paura di chi scappa perché non ha argomenti e preferisce rifugiarsi nel silenzio accondiscendente delle sue tante Leopolde.


Un silenzio che spaventa l’Italia e la sua permanenza in Europa.

Lo ribadiamo, disconosciamo l’utilizzo del togliattiano tanto-peggio-tanto-meglio; non fa parte del nostro dna. Proprio per questo siamo l’alternativa valida alla sinistra renziana o demacrat, noi siamo quelli propositivi, siamo quelli della coesione nazionale. E visto che non ci piace quest’Europa, ma siamo ancorati a quella che i padri fondatori ci hanno insegnato ad apprezzare, abbiamo l’obbligo e il dovere morale di invitare Renzi a fare qualcosa.

Avrà tempo per pensare al suo futuro elettorale, ora c’è bisogno di risorgere. Stiamo affondando e il capitano sembra già aver abbandonato la nave.
Per questo siamo qui; un po’ come il capitano De Falco quando a gran voce esortava il comandante Schettino a tornare a bordo della nave che aveva prontamente lasciato, guardandosi bene dall’assumersi le proprie responsabilità. Renzi se ci sei batti un colpo. Reagisci. Ti stiamo offrendo le nostre ricette per ripartire.
Seneca diceva: “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Beh ora Renzi naviga a vista, non ha rotte ben precise. È evidente che non conosca il mare in cui naviga e il nostro desiderio è quello di fornirgli le giuste coordinate. Seguendole l’Italia, ma l’Europa in primis, riprenderanno la giusta rotta verso la ripresa economica.

La REFLAZIONE. Una semplice parola, dietro la quale si nasconde la mappa del tesoro. È il tesoro della ripresa, è il tesoro della ricetta ammazza crisi. La reflazione tedesca, il taglio del proprio surplus commerciale da parte della Germania è la panacea di tutti i mali. Bisogna solo avere il coraggio di fare il proprio dovere, Renzi è il capo del governo e deve fare politica europea. Stop. La reflazione è una bandiera e stiamo offrendo al premier, si fa per dire, l’opportunità di essere il porta bandiera. È il suo biglietto per il riscatto.

Nei giorni scorsi, il Presidente Hollande gli ha teso la mano; la sua proposta per istituire un Parlamento dell’eurozona va esattamente in questa direzione. Ristabilire un ordine europeo in grado di dare respiro alle economie soffocate dal surplus tedesco. Un equilibrio in primis sul piano politico, l’unico in grado di diffondere coesione e cooperazione sociale tra gli stati membri

L’idea Hollande è brillante quanto inaspettata. Ma la spiegazione a tal proposito è certa: la Francia è stufa di interpretare il ruolo di serva della Germania. Renzi non si è espresso a riguardo e da Palazzo Chigi non sono pervenute risposte. Se non si hanno gli strumenti analitici è difficile comprendere la bontà di un’idea come quella di poter dare all’eurozona un bilancio proprio che posa promuovere efficaci investimenti pubblici.

Forza Renzi svegliati o quanto meno cerca di distrarti dai giochetti in cui sei disperatamente affaccendato nel tuo cortile di casa. Crocetta e Marino sono due gatte da pelare, ma l’Italia in Europa ha un futuro tutto da scoprire. Abbandona la scialuppa di salvataggio per te stesso e risali sulla nave, forza.

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