giovedì 27 febbraio 2014

Cronistoria del rinvio dell’Italicum.

MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO

Ore 11.30. Conferenza dei capigruppo alla Camera dei deputati per decidere il calendario dei prossimi giorni di Montecitorio.


Ore 11.35. Capigruppo slitta di 15 minuti. Il neoministro Boschi è in ritardo, in Senato per la capigruppo di Palazzo Madama, dicono. Ministro nuovo abitudini vecchie. Aspettiamo.

Ore 11.46. Brunetta ai cronisti, prima dell’inizio della capigruppo: “La legge elettorale va calendarizzata per la prossima settimana. Per esaminarla bastano 26 ore di lavoro. Se il provvedimento non fosse calendarizzato sarebbe segno di cattiva volontà. Ma noi siamo fiduciosi che Renzi manterrà la parola data”.

Ore 11.50. Arriva la Boschi (era ora!). Inizia la capigruppo. Durante la riunione  il governo stoppa il decreto cosiddetto “Salva Roma” e quando si arriva a discutere della riforma della legge elettorale solo il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, chiede l’immediata calendarizzazione dell’Italicum. Unico suo timido sostenitore, il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti. Imbarazzo per il ministro Boschi, ultra-imbarazzo per il capogruppo Pd Speranza. Brindano i piccoli partiti, Ncd porta il prosecco.

Ore 13.00. Finisce la conferenza dei capigruppo.

Ore 13.11. Brunetta ai cronisti dopo la riunione: “Il primo impegno di Renzi è venuto meno per colpa della sua maggioranza. Mi sono trovato felicemente da solo con il vicepresidente Giachetti a chiedere di iniziare subito ad esaminare la legge elettorale. Si è invece deciso di tenere una nuova capigruppo sul tema domani alle 13. La legge elettorale così è ferma da tre settimane. Altro che approvarla entro febbraio come ha promesso Renzi che, come ci ha spiegato il ministro Boschi, parlava a titolo politico e non come presidente del Consiglio, una affermazione che ci turba non poco”.

Ore 17.09. Brunetta in sala stampa a Montecitorio: “Un altro rinvio per la legge elettorale. La maggioranza e il Pd soprattutto non hanno saputo dare risposta alla possibilità di votare oggi, domani e dopodomani la legge elettorale per mantenere gli impegni di Renzi che aveva detto riforma approvata entro febbraio. Il suo primo impegno è andato a vuoto, speriamo sia l’ultimo che va a vuoto e che la legge elettorale si incardini e venga approvata la prossima settimana alla Camera e dopo un altro paio di settimane al Senato altrimenti ne vedremo delle belle”.


GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO

Ore 11.40. Brunetta a SkyTg24: La legge elettorale "si poteva fare tra ieri, oggi, e domani approvare alla Camera la riforma, l’Italicum. Il Partito democratico, insieme a tutti gli altri piccoli partiti, ha preferito rinviare. Speriamo sia un rinvio solo tecnico e non politico. Per parte nostra chiediamo che l’Italicum, la legge elettorale, la riforma elettorale, che ormai è in ritardo già di un mese rispetto alla tabella di marcia, venga calendarizzata per martedì della settimana entrante, e venga approvata nei due giorni successivi. In caso contrario si aprirebbe veramente un problema politico. Veramente determinante la nostra partecipazione al riformismo sia elettorale che istituzionale”.

Ore 13.00. Convocata conferenza dei capigruppo alla Camera dei deputati. Avvertite la Boschi.

Ore 13.55. Termina la capigruppo. Notizia: martedì 4 marzo, nel pomeriggio, riprenderà in Aula alla Camera l’esame della legge elettorale. I tempi dell’esame sono contingentati e sono di circa venti ore, dunque il voto del testo dovrebbe potersi concludere in settimana, probabilmente giovedì. Stiamo a vedere…


Il Mattinale

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