MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO
Ore 11.30. Conferenza dei
capigruppo alla Camera dei deputati per decidere il calendario dei prossimi
giorni di Montecitorio.
Ore 11.35. Capigruppo slitta di
15 minuti. Il neoministro Boschi è in ritardo, in Senato per la capigruppo di
Palazzo Madama, dicono. Ministro nuovo abitudini vecchie. Aspettiamo.
Ore 11.46. Brunetta ai cronisti,
prima dell’inizio della capigruppo: “La legge elettorale va calendarizzata per
la prossima settimana. Per esaminarla bastano 26 ore di lavoro. Se il
provvedimento non fosse calendarizzato sarebbe segno di cattiva volontà. Ma noi
siamo fiduciosi che Renzi manterrà la parola data”.
Ore 11.50. Arriva la Boschi (era
ora!). Inizia la capigruppo. Durante la riunione il governo stoppa
il decreto cosiddetto “Salva Roma” e quando si arriva a discutere della riforma
della legge elettorale solo il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta,
chiede l’immediata calendarizzazione dell’Italicum. Unico suo timido
sostenitore, il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti. Imbarazzo per
il ministro Boschi, ultra-imbarazzo per il capogruppo Pd Speranza. Brindano i
piccoli partiti, Ncd porta il prosecco.
Ore 13.00. Finisce la conferenza
dei capigruppo.
Ore 13.11. Brunetta ai cronisti
dopo la riunione: “Il primo impegno di Renzi è venuto meno per colpa della sua
maggioranza. Mi sono trovato felicemente da solo con il vicepresidente
Giachetti a chiedere di iniziare subito ad esaminare la legge elettorale. Si è
invece deciso di tenere una nuova capigruppo sul tema domani alle 13.
La legge elettorale così è ferma da tre settimane. Altro che approvarla entro
febbraio come ha promesso Renzi che, come ci ha spiegato il ministro Boschi,
parlava a titolo politico e non come presidente del Consiglio, una affermazione
che ci turba non poco”.
Ore 17.09. Brunetta in sala
stampa a Montecitorio: “Un altro rinvio per la legge elettorale. La maggioranza
e il Pd soprattutto non hanno saputo dare risposta alla possibilità di votare
oggi, domani e dopodomani la legge elettorale per mantenere gli impegni di Renzi
che aveva detto riforma approvata entro febbraio. Il suo primo impegno è andato
a vuoto, speriamo sia l’ultimo che va a vuoto e che la legge elettorale si
incardini e venga approvata la prossima settimana alla Camera e dopo un altro
paio di settimane al Senato altrimenti ne vedremo delle belle”.
GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO
Ore 11.40. Brunetta a SkyTg24:
La legge elettorale "si poteva fare tra ieri, oggi, e domani approvare
alla Camera la riforma, l’Italicum. Il Partito democratico, insieme a tutti gli
altri piccoli partiti, ha preferito rinviare. Speriamo sia un rinvio solo tecnico
e non politico. Per parte nostra chiediamo che l’Italicum, la legge elettorale,
la riforma elettorale, che ormai è in ritardo già di un mese rispetto alla
tabella di marcia, venga calendarizzata per martedì della settimana entrante, e
venga approvata nei due giorni successivi. In caso contrario si aprirebbe
veramente un problema politico. Veramente determinante la nostra partecipazione
al riformismo sia elettorale che istituzionale”.
Ore 13.00. Convocata conferenza
dei capigruppo alla Camera dei deputati. Avvertite la Boschi.
Il Mattinale
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