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ntra nel vivo la fase del dopo Expo.
L’incontro previsto al Piccolo Teatro di via Rovello, servirà a
Renzi per presentare il progetto che il governo ha in mente di realizzare
nell’area di Arexpo, quest’ultima sarebbe la società
partecipata da Comune di Milano e Regione Lombardia, nonché la legittima
proprietaria di tutta la superficie di zona, società nella quale almeno per il
momento il governo ha deciso di non entrare.
Renzi
presenterà il progetto “Milano 2040”, e l’occasione sarà sicuramente quella
giusta per lanciare la candidatura di Beppe Sala come prossimo sindaco di Milano.
Il progetto in realtà sposa
l’impianto generale che era stato annunciato in primis dall’Università degli Studi di Milano, la quale da alcuni mesi aveva proposto
di spostare nell’area del dopo Expo tutto il polo scientifico dell’Ateneo.
Dalle prime anticipazioni infatti, il governo vorrebbe far sorgere
una nuova “cittadella della scienza”, che vedrà impiegati circa 1600 esperti di
genoma, scienza dell’alimentazione e bioinformatica.
La questione però rischia di incagliarsi, in particolare sul ruolo
che Renzi ha deciso di ritagliare alle realtà
istituzionali e locali milanesi, in primis proprio all’Università di Milano.
Il coinvolgimento
dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova e quello dell’Università di
Torino, significherebbe spostare il ruolo di regia a realtà ben distanti da
quella milanese, con
inevitabili ripercussioni sulle collaborazioni e sul dialogo.
La Lombardia infatti avrebbe insita nel suo DNA tutte le capacità
necessarie per realizzare questo progetto, ed è quindi d’obbligo per il governo
coinvolgere prima gli enti lombardi e successivamente instaurare una
collaborazione con forze competenti come quelle precedentemente citate.
Speriamo allora che Renzi riesca a mettere da parte la sua solita
vena cannibalistica, che ci sia uno sfruttamento positivo delle Aree in
questione affinché vengano ottimizzate per uno sviluppo della ricerca
scientifica, della formazione e per un trasferimento di tutto il polo
tecnologico, riconoscendo
a Milano e alla Lombardia il giusto grado di coordinamento e regia.
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